Protocollo per l’inclusione ed accoglienza di alunni con svantaggio e disturbi specifici dell'apprendimento (DSA)

In questo protocollo vengono fissati i criteri guida per l’accoglienza e l’inclusione di alunni che, pur non usufruendo del sostegno, manifestano bisogni educativi speciali. (CM del 27/12/2012).

Vengono delineati principi, criteri ed indicazioni riguardanti le procedure per l’inserimento ottimale degli alunni portatori di: “svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”.

Da sottolineare che le difficoltà collegate ai DSA e a tutta l’area dei BES, oltre a provocare conseguenze negative sull’apprendimento e sullo sviluppo delle competenze, causano problemi all’emotività, alla costruzione dell’identità, della stima di sé, delle relazioni con i pari.

Le certificazioni di DSA devono essere redatte dal servizio UMD dell'ASP di competenza o da strutture private accreditate.

FINALITÀ DEL PROTOCOLLO

L’Istituto adotterà la personalizzazione della didattica e le misure compensative e dispensative per gli alunni certificati DSA e, qualora necessario, per gli alunni con altri BES, nell’ottica di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni per:

  • garantire il diritto all’istruzione e i necessari supporti agli alunni con DSA e BES;

  • ridurre i disagi formativi ed emozionali, favorendone al contempo la piena formazione;

  • definire ed adottare pratiche comuni all’interno dell’Istituto;

  • facilitare l’accoglienza e realizzare un proficuo percorso formativo degli studenti con DSA e BES.
Principali riferimenti normativi
  • Costituzione Italiana
  • L. 53/2003 (personalizzazione degli apprendimenti)
  • L. 170/2010 (DSA)
  • DM 5669/2011 (linee guida DSA)
  • Circ.ri 15/06/2010 e 20/03/2012 (Deficit dell’attenzione e iperattività o ADHD)
  • L.40 del 6/3/98 : (Disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero)
  • C.M. n. 24 del 01/03/06 Prot. N. 1148/A6: (Linee guida per l’accoglienza alunni stranieri) C.M. n. 4233 19/02/2014 (Linee generali per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri)
    Direttiva Miur del 27 dicembre 2012 C.M. n. 8 del 6 marzo 2013.

BES disturbi evolutivi e svantaggio

Il Consiglio di Classe valutata la documentazione presente nel fascicolo personale dell’alunno e, condivisi gli esiti dell’osservazione effettuata circa il suo profilo e il percorso di apprendimento, per poter calibrare l'uso di strumenti compensativi, di misure dispensative e predisporre adeguate modifiche alla didattica, redige il PDP le cui linee essenziali sono definite in accordo con la famiglia. Esso è sottoscritto dai genitori, dal Dirigente Scolastico, dal GLI e dallo stesso Consiglio di Classe.

Il PDP è un documento vincolante nell’ambito degli Esami di Stato e nel passaggio tra ordini scolastici, proprio per l’applicazione delle misure compensative e dispensative previste dalla stessa normativa. Sul piano professionale il documento è occasione per i docenti di:

  • condividere la responsabilità educativa con la famiglia;

  • favorire la comunicazione efficace tra diversi ordini di scuola;

  • riflettere sull’importanza dell’osservazione sistematica dei processi di apprendimento dell’alunno; ripensare le strategie e le metodologie didattiche per migliorarle;

  • creare ambienti di apprendimento costruttivi, collaborativi, attivi che favoriscano la curiosità intellettiva ed in cui sia presente un clima emozionale positivo.

Verifiche

La strutturazione delle verifiche dovrà consentire all’alunno un tipo di prestazione migliore.

È opportuno che ciascun docente, per la propria disciplina, definisca le modalità con le quali le prove, anche scritte, verranno formulate (organizzazione percettiva delle informazioni nello spazio pagina, ripasso poco prima della verifica, formulazione della stessa domanda in differenti modalità). Le verifiche vanno programmate informando l’alunno qualche giorno prima. Le prove scritte in lingua straniera vanno progettate e valutate secondo modalità compatibili con le difficoltà che l’alunno presenta. Vengono privilegiate le verifiche orali.

Esame di Stato


Per gli alunni DSA gli strumenti compensativi
possono essere impiegati in itinere e in sede di esame di Stato.

La normativa per alunni DSA così recita: ”gli alunni DSA possono utilizzare la sintesi vocale, il PC con correttore automatico e il dizionario digitale, in sede di Esame di Stato”.

Riguardo alle misure dispensative per alunni DSA si ricorda che, in sede di Esame di Stato, si possono dispensare gli studenti dalle prestazioni scritte in lingua straniera nel caso in cui ricorrano tutte le condizioni di seguito elencate:

  • certificazione di DSA attestante la gravità del disturbo e recante esplicita richiesta di dispensa dalle prove scritte;
  • richiesta di dispensa dalle prove scritte di lingua straniera/ latino presentata dalla famiglia e approvazione da parte del Consiglio di Classe.

    In caso di dispensa, in sede di esame di Stato, si prevede una prova orale sostitutiva di quella scritta, i cui contenuti e le cui modalità sono stabiliti, dalla commissione d’esame, sulla base della documentazione fornita dai Consigli di Classe.